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E luce fu

"Le lampade sono l’ultimo oggetto che si acquista quando si arreda una casa. Ma tutte le migliori cene vengono concluse con un ottimo caffè, magari accompagnate da un delizioso whiskey."

Enrico Corradini non fa una cosa soltanto: ne fa mille. Il più delle volte, mettendosi a esplorare situazioni nuove, re-inventando sé stesso e la sua vita con energia e determinazione inesauribili.

I tanti “volti” di Enrico – designer, sales manager, attore, performer, per citarne alcuni – corrispondono alle sue storie di vita, che ama raccontare.

Parte subito con una storia sul caffè, che ammette di amare molto: “ne bevo parecchio, anche troppo a volte”. È una storia, racconta, che riguarda “la vecchia meravigliosa caffettiera ‘a tubo’ che utilizzava mio nonno: un capolavoro di design, quando bevevo il suo caffè mi sembrava più buono perché usciva da quell’oggetto”.

Enrico Corradini designer di lampade in vetro, manager, performer, attore, autore

Saltano subito fuori le passioni di Enrico: design, oggetti, storie: “fin da piccolo ho amato due cose: raccontare storie e capire come sono costruiti gli oggetti, testimonianza dell’epoca in cui viviamo.”

E queste due cose, le storie e gli oggetti, Enrico è riuscito a fonderle nella professione di designer che porta avanti con passione da anni, e in cui, confida, “non riesco a smettere di divertirmi.” Enrico collega la parola “design” “all’immaginare una cosa e a come costruirla”. Per lui, il design “assieme al teatro è una delle massime forme di arte. È la fantasia che diventa sostanza, materia”.

In special modo, Enrico disegna lampade in vetro. Non solo un processo di creazione artistica, il suo, ma un vero e proprio percorso emozionale: “nelle lampade traduco le mie emozioni in forma, ed essendo di natura un passionale amo esprimere le gioie e le tensioni attraverso gli oggetti. Quando disegnai LOLE per Studio Italia ero innamorato di una donna bellissima e trasportai quel sentimento nelle trecce di vetro, invece con USHER, creato per Light4, ho immaginato il lampadario che poteva illuminare la villa maledetta del racconto di Poe.”

Donne e scrittori del cuore come fonte di ispirazione: vita e letteratura che si intrecciano, nelle opere di Enrico. E questo amore profondo per le lampade, dove nasce?

La passione per il vetro e per le lampade è stata una conseguenza culturale essendo cresciuto a Venezia, dove si trova Murano con le sue fornaci”, spiega Enrico. “Nella città lagunare ho vissuto la mia formazione artistica e professionale, e va sottolineato che i mestieri del ‘lampadarista’ e del vetraio sono tipici della città, quindi sono ancora più orgoglioso di questo”,  prosegue come in un canto d’amore per Venezia. E aggiunge: “nelle lampade ho visto la possibilità di esplorare le strutture, le deformazioni e le metamorfosi, oltre all’utilizzo della luce che è il naturale antidoto al buio.”

E creare un oggetto-antidoto al buio, è qualcosa che per Enrico si può imparare: per esempio, tramite le indicazioni contenute nel manuale che ha pubblicato nel gennaio 2020 con ZeL Edizioni, Come disegnare una lampada cercando di vivere felici (da cui ha tratto anche un reading teatrale musicato dal pianista Alex Manfrè).

Anche qui, la storia di come è nato questo progetto: “ero in vacanza in Grecia e, steso sulla sdraio stavo disegnando sul mio block notes e chiacchieravo con la mia fidanzata a proposito di un divertente episodio avvenuto in una fabbrica di lampade proprio il giorno prima di partire. Da lì è venuta l’idea: spiegare ai neofiti e soprattutto ai giovani che si affacciano al mondo del lavoro come si costruisce una lampada, come la si disegna e quali sono le regole da rispettare, ma anche quali sono le difficoltà, le soddisfazioni e i divertimenti che un designer incontra nell’arco di una carriera. Un manuale tecnico dettagliato e corredato di disegni ma scritto con ironia e sincerità.”

L’ironia e la sincerità – due doti “forti” di Enrico – per imparare a muoversi in un mondo complesso e affascinante come quello del design. E a queste due qualità se ne accompagna un’altra, che poi rappresenta la parola-ispirazione di Enrico, curiosità. “Sono cresciuto in una famiglia modesta in un quartiere popolare, dove c’era molto amore ma poche possibilità economiche per studiare e viaggiare”, racconta. “Quindi la voglia di scoprire il mondo e di capire come funzionano le “cose” (materiali e non) è stata enorme, e mi ha consentito di innamorarmi ogni giorno di qualcosa o qualcuno.”

E tu, sei pronto a innamorarti delle creazioni di Enrico?

Enrico Corradini, lo trovi qui:

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1 Comment

  1. Edgar Allan Poe è il mio scrittore preferito, sono andata subito a cercare il lampadario Usher, è stupendo!!
    Complimenti per la tua arte e le tue creazioni.


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