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Scrivi che ti passa

Scrivere è dare voce all’angolo buio e urlante ma anche lussurioso e piacevole delle nostre vite. Cristina Di Loreto

Prendi un dolore, e fanne un dono. Questo, sembra sussurrarmi Cristina quando mi racconta di sentirsi “una donna che ha fatto dei suoi dolori il dono più prezioso, e di quelli degli altri il motore di crescita e rivoluzioni.”

E non a caso, Cristina Di Loreto si prenda cura dei dolori degli altri, dei loro percorsi di crescita e rivoluzione, proprio come psicologa e psicoterapeuta breve strategica – ed ora anche imprenditrice.

Una donna, Cristina, che vive dentro le emozioni – comprese le sue – anche solo nel descrivere il suo rapporto con il caffè, che le ricorda una persona specialissima della sua vita: “è una bevanda che lego moltissimo al ricordo di mio padre. Per mio padre il caffè era il suo momento di piacere.”

Piacere che – si scopre – è pure il suo: “il caffè, l’ho scoperto intorno ai 20 anni e l’ho provato in vari modi: inizialmente lo bevevo macchiato e zuccheratissimo, poi è stato rigorosamente in vetro e macchiato ma senza zucchero (una bellissima scoperta!). Infine, dopo le gravidanze è diventato un decaffeinato nero e amaro, ma deciso.” Al piacer non si rinuncia, dunque, e anzi, Cristina mi svela una piccola abitudine che la fa stare bene: “bevo tre decaffeinati al giorno, spesso seguiti da un quadratino di cioccolata fondente 85%, un rito che mi permette di chiudere il pasto con soddisfazione e un pizzico di energia, ma senza tachicardia!”- scherza con un sorriso.

Un rapporto con il caffè, quello di Cristina, che ha subito vari cambiamenti nel corso del tempo. Ed in effetti, scopro quasi subito che è proprio il concetto di cambiamento che più appassiona Cristina: “la mia passione è il cambiamento. Amo provocare cambiamenti positivi nella vita delle persone, aiutarle a innescare i loro cambiamenti. Amo cambiare e amo farmi supporter dei cambiamenti nella vita delle persone che amo. E sicuramente, la seconda mia più grande passione è la passione stessa. Credo che vivere con passione ciò che facciamo, leggiamo, scriviamo e produciamo sia uno dei segreti per una vita felice.”

Per raggiungere questo senso di felicità, o perlomeno, di benessere ed equilibrio, Cristina usa da sempre nel suo lavoro (e nel suo privato) una tecnica di per sé “semplicissima”, ma potentissima: la scrittura autobiografica – legata anche alla sua passione per i libri, per la lettura. 

“Ho sempre scritto di me, da quando ne ho memoria”, ricorda Cristina, “quando ancora non sapevo scrivere dettavo le mie vicende a mia madre che scriveva per me un diario”. A 18 anni, invece, decide di scrivere la storia della sua (fino ad allora) vita: “18 capitoli colmi di riflessioni, intuizioni, moniti a genitori e figli adolescenti”. Un manoscritto che cambia radicalmente la vita di Cristina, che decide di iniziare un percorso psicoterapeutico ed inscriversi a Psicologia. Ed oggi è felice di affermare che “come professionista posso portare questo cambiamento anche nella vita degli altri anche grazie al portentoso strumento della scrittura autobiografica, in grado di scatenare numerosi processi, come autoapprendimento, autoconsapevolezza, flessibilità del pensiero, cambiamento di prospettiva, distacco da emozioni negative.”

E proprio dall’incontro tra le passioni di Cristina – scrittura di sé, storie, biografie di vita – e le sue competenze professionali di psicologa e psicoterapeuta, nasce la sua esperienza come autrice di una nuovissima rubrica su Biocaffeina, Mind the book – estate con b(r)io, che uscirà in 3 puntate estive, il 3 giugno, il 3 luglio e il 3 agosto 2021.

Cristina la descrive come “una mini-rubrica che raccoglie recensioni psicologiche di storie di vita, specie di personaggi noti, di biografie scritte.” Una serie di recensioni, dunque, viste con l’occhio di una esperta della mente, del benessere. “L’obiettivo che ho con questa rubrica”, continua Cristina, “è quello di ‘aprire’ la mente dei lettori facendo scoprire chiavi di osservazioni nuove e arricchite dalle mie competenze tecniche in materia di psicologia e crescita personale.”

Esattamente alla crescita personale (in primis delle mamme) è dedicato il progetto a cui si sta dedicando Cristina in questo momento della sua vita, che coincide con la sua parola-chiave, o meglio, il suo concetto-chiave, ME FIRST, “un metodo che vuole farsi promotore di un fortissimo cambiamento culturale rispetto al ruolo della madre”, chiarisce (ed anche qui, ecco che torna il cambiamento!).

Un progetto nato proprio durante i mesi di pandemia: “in quel periodo”, si confessa Cristina, “come psicologa e madre ho avuto un reale burnout, di cui mi sono dovuta occupare soprattutto quando l’effetto è stata l’incapacità di riuscire a mettermi in relazione con i miei famigliari. Tutte le energie erano spese per il lavoro e il supportare la popolazione in crisi, ma purtroppo le avevo esaurite per me. In un momento di riflessione e riorganizzazione personale e professionale, ho deciso di dare vita a un progetto che avevo in mente dalla nascita di Azzurra, 5 anni fa, un progetto per il benessere delle madri e la loro realizzazione. Così è nato Me First, che non significa mettersi prima in termini egoistici, ma avere cura di sé, per ritrovare risorse ed energie da spendere nelle relazioni con gli altri e in quella fondamentale: la relazione con noi stesse”.

Adesso che conosciamo un po’ meglio Cristina Di Loreto e la sua dedizione per gli altri, per il benessere della persona a tutto tondo, e la sua crescita personale, non vediamo l’ora di gustarci le recensioni dei libri che ci suggerirà, per un’estate ricca di… b(r)io – e non solo! 😉

Cristina Di Loreto, la trovi qui:

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