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Tutt’altra musica (in una liuteria)

"Ho avuto sempre una vena artistica innata e Il lavoro manuale è stato quasi un vizio, il mettere insieme, il rifinire, il creare con le mani, hanno fatto sempre parte del mio modo di essere."

C’è una stradina a Firenze che è un po’ defilata, seppur centralissima: via Tripoli, a pochi passi da Piazza Santa Croce. Centrale e non troppo rumorosa: di giorno accesa dai suoni di una sola autofficina, di notte dai passi di qualche passante che torna verso i viali.

Ma da gennaio 2019, via Tripoli è ravvivata da nuovi suoni. Come quelli del liuto o altri strumenti a corda, che ogni tanto si propagano nell’aria, addolcendola. Sono i suoni che escono dal laboratorio di liuteria aperto dal liutaio calabrese Alessandro Ocello in via Tripoli 5r.

Alessandro a prima vista sembra la persona più pacifica del mondo. Un mondo, il suo, fatto di creazione artigianale solitaria. Solitudine che gli serve, mi spiega, “per raggiungere la giusta concentrazione”. Che però riesce a raggiungere anche grazie al caffè: “senza l’espresso, quello che considero il ‘vero’ caffè,  non si accende la giornata, mi rende attivo e più concentrato – oltre a quello della moka che è  immancabile a colazione”.

Alessandro Ocello maetro liutaio

Ma il caffè per Alessandro è molto di più: “il caffè da sempre è utilizzato come colorante in diversi campi:  io a volte lo uso per mordenzare i legni”.

“Mordenzare”, ossia sottoporre un materiale all’azione di un mordente: eccoci, stiamo entrando nel mondo di Alessandro. Che fa il liutaio, “colui che costruisce e ripara strumenti musicali a corda”, chiarisce”. Strumenti che, aggiunge, “quasi tutti sono realizzati in legno, quindi l’essenza è quella di trasformare quest’ultimo in un corpo organico destinato ad esser suonato”.

Che immagine poetica e vivida, questo legno trasformato in corpo organico da suonare. Un lavoro in cui, mi spiega Alessandro, le caratteristiche principali sono “l’occhio e la mano. La mia mano finisce il lavoro quando l’occhio dice che va bene in quel modo”.

Alessandro mi svela che prima faceva tutt’altro. Poi ha trasformato le sue passioni nel suo lavoro attuale: “ho messo insieme diversi interessi quali la musica e il disegno, ed in questo mi ha aiutato il mio talento, quindi mi piace dire di ‘aver messo il mio talento a servizio delle mie passioni’. Il creare con le mani ha fatto sempre parte del mio modo di essere.” Creare con le mani: e infatti Alessandro si considera un artigiano, anche se “alcuni mi considerano un artista, dato che un pizzico di creatività viene fuori per forza di cose”, sorride.

Per poi raccontarmi un po’ della sua esperienza a contatto con altri liutai a Firenze: “qui ho avuto modo di conoscere dei liutai di fama e grande esperienza. Mi sono presentato direttamente nei loro laboratori ed è stato emozionante parlare con colleghi che considero Grandi Maestri”. E ci tiene a ricordare che “esistono diverse associazioni, blog, pagine internet, gruppi social, ma soprattutto importanti scuole di liuteria in Italia. Ricordiamoci che ha una grande e influente corrente storica l’Italia in questo campo”.

È tenace, quando parla, Alessandro. E in effetti la sua parola-guida è esattamente “tenace”: “perché anche quando sei arrivato dove volevi, ancora non è finita. Anzi, è li che realizzi che tutto ciò non è bastato e quindi devi essere duro a non mollare. Perseverare fino a superare il prossimo ostacolo, nella mia attività l’ho riscontrato più volte, e se non fossi stato tenace avrei abbandonato già da tempo”.

Mai abbandonare il proprio Sogno, dunque. Proprio come ha fatto Alessandro Ocello, che ora se lo sta vivendo tutto.

Alessandro Ocello, lo trovi qui:

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