Ritorni
Sangue spaventato
di guerra, diceva nonno,
Ce l’aveva nelle vene
nelle sillabe ridestate,
diceva dalla Russia
con poco amore il fratello aveva tagliato
traguardi d’ossa e terrore
coi piedi. Moréndone.
Non puoi sfuggire
al ritorno: come al sogno.
Nonno raccontava i tempi di pane e polenta,
i fumi di lotta avvolti nel giorno,
a cercare la mappa
delle nuvole, per rientrare salvi
dentro le ossa,
dentro casa.
E lei trangugia
le parolenonno
senza tregua
in corsa,
la ricerca (anche lei)
di ritorno,
che ugualmente,
non muoia di paura.
Tornare alle radici
dei piedi
del tronco,
tornare alla casa
che
chissà dov’è
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