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Diario di un’apprendista astronauta – Samantha Cristoforetti

Biografia Samantha Cristoforetti

La storia che Samantha Cristoforetti racconta in “Diario di un’apprendista astronauta” racchiude gli ingredienti per ogni carriera di successo. Che tu sia psicoterapeuta, scrittrice, medico, insegnante o astronauta, se vuoi avere successo nella vita non puoi prescindere da questi elementi.

Fin dalle prime pagine del libro si intuisce l’aspirazione della protagonista a viaggiare nello spazio. Samantha nutre un sogno fin da bambina: guarda il cielo e le stelle e pensa che un giorno da lassù guarderà la terra. Ogni passo della sua vita viene mosso in questa direzione, nella certezza che un giorno il suo desiderio diverrà realtà. Prima la laurea in ingegneria aerospaziale, poi l’ ammissione all’Accademia aeronautica. Dopo l’Accademia Samantha consegue il brevetto di pilota militare negli Stati Uniti, poi in Italia. Mentre effettua il corso per pilotare il cacciabombardiere AM-X riceve la notizia: l’Agenzia spaziale Europea (ESA) ha deciso di selezionarla come astronauta su migliaia di candidati.

Sono tre i concetti psicologici (e gli elementi che costruiscono una carriera di successo) attraverso i quali vorrei raccontarti questa storia:

  • Il concetto di “profezia che si autorealizza”
  • L’esercizio reiterato che eleva la performance
  • La curiosità e la costante voglia di imparare

Questa è la storia di un sogno. In realtà, non esattamente un sogno, ma un vero e proprio progetto realizzato. Questa è la storia di una donna che rompe lo stereotipo (come scoprirai leggendo la biografia…ma non ti racconto di più!!).

Il fenomeno della profezia che si autorealizza (detto anche self fulfilling prophecy o “effetto Pigmalione”) è ben noto in psicologia: ogni volta che riteniamo vero qualcosa, mettiamo in atto comportamenti che finiranno per rendere vera la nostra credenza. Purtroppo questo avviene spesso in senso negativo: timori, paure o paranoie, che siamo i primi a concretizzare attraverso i nostri atteggiamenti. Il caso di Samantha è una profezia che si autoavvera in positivo. Come recita il teorema di Thomas (“Thomas dictum”, dal sociologo che nel 1928 per primo ne parlò): “Se gli uomini definiscono le situazioni come reali, sono reali nelle loro conseguenze”. Samantha probabilmente si è definita una futura astronauta fin da quando era bambina. Ci crede e muove ogni pedina della sua partita verso quello scopo. In quest’ottica, fa gli studi giusti, non perde notizie sui nuovi concorsi, studia e si forma non tanto pensando che deve farcela, quanto che, visto che ce la farà, deve essere pronta come vuole esserlo lei. Incontriamo nelle pagine qualche titubanza, qualche timore di non essere selezionata, ma in fondo nei colloqui dà sempre il meglio di sé, e sente di averlo fatto. Si metterà seriamente in dubbio solo di fronte alla prova di gruppo dove esercita la sua leadership in maniera piuttosto decisa: per qualche attimo penserà di aver messo in crisi il suo punteggio, e invece… forse proprio per la sua decisione, su di lei non ci sono più dubbi. Quando diventa apprendista astronauta si offre come riserva per poter fare più pratica e magari “vincere” un viaggio nello spazio prima del tempo (e sarà proprio così), agisce (parola da non sottovalutare) per realizzare ciò che desidera. La storia di Samantha è un concentrato di determinazione, impegno, studio.

Seguendo le vicissitudini e la preparazione che viene richiesta a questi fuoriclasse, appare lampante come Samantha sia in ascolto di ogni consiglio, ogni suggerimento, e soprattutto di come non perda occasione per cimentarsi, allenarsi, prepararsi prima di ogni singola esercitazione, lezione, simulazione. L’esercizio reiterato, la ripetizione, la costanza dell’allenamento è ciò che permette l’errore, la correzione, l’apprendimento, l’acquisizione, l’esecuzione al limite del perfetto. Nelle frasi che scorrono e vanno a formare un testo solido, lungo e dettagliato che ti permetterà di scoprire dettagli e aspetti “spaziali” in tutti i sensi, leggerai di un’ossessiva ricerca dell’apprendimento, sempre accompagnata però dall’umile attitudine di chi sta imparando, di chi deve scoprire.

Arrivo così all’ultimo punto: la curiosità. La costante voglia di scoprire permette a Samantha di essere una professionista preparata e una persona costantemente attenta e presente nelle sue esperienze. La mente curiosa è una mente intelligente, e Samantha, oltre ad essere voracemente curiosa, (forse perché testimone eterna di quella bambina che alzava gli occhi al cielo), è anche capace di vivere con lucida intenzione ogni minuto di quella vita oltre la terra che ha conquistato così caparbiamente.

Prendiamo spunto da Samantha Cristoforetti: desideriamo, impariamo, alleniamoci e restiamo curiosi. Ingredienti basilari per una vita di successi – ricordando che successo non significa fama, ma “far accadere”.

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