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Nel Nome della Comunicazione

Tutti noi siamo creativi, è il lato femminile che è in ognuno. Per me significa essere "madre", e non solo di figli, ma di ogni progetto che faccio nascere. Non ha niente a che fare con l’età. Ed è ciò che ci fa sentire vivi. - Lisa Innocenti

Prendi una donna energica e positiva, con una mente innovatrice e creativa. Poi mettici un intreccio di ricci intorno, un paio di occhialoni sul naso, qualche discorso al sapore di libri sulle labbra, e una tazzina di caffè in mano. 

Ne esce Lisa Innocenti.

Che il caffè lo ama parecchio, anzi, lo considera “amicizia”.

E mi spiega perché: “Vivo delle giornate in cui comanda il dovere. Lavoro (tanto!), e poi i figli, la casa, la spesa, far da mangiare… Quando si verifica una congiuntura astrale favorevole quanto rara e riesco a fissare un caffè con un’amica, vivo quel tempo come un grande regalo”.

Lisa Innocenti

Ed è un grande regalo anche questa intervista che Lisa mi concede, perché mi permette di scoprire tante cose interessanti su di lei. Per esempio, la sua più grande passione nella vita:

La mia passione, Verusca, è capire le cose!”, esclama entusiasta. Poi chiarisce: “Quando scopro tra due concetti un collegamento che prima non conoscevo o che nessun altro ha visto, quando capisco come funziona uno strumento o da dove ha origine un certo fatto storico… Ecco, quello è un momento di vero piacere per me!”

Capire le cose dunque, ma non solo: “Questa attitudine va insieme a un mio piccolo talento, che è il dono della sintesi. In una situazione complessa, riesco sempre a trovare un filo logico, una chiave narrativa capace di veicolare il significato più importante e di fare da calamita per tutte le altre cose da dire, che si agganciano alla narrazione principale in maniera naturale. Credo che sia proprio questa combinazione che mi ha portato dove sono ora! Cioè a fare consulenza per la comunicazione”.

E infatti Lisa ha creato Mira!, una boutique agency di comunicazione, insieme alla sua socia Martina Milani: “Aiutiamo le imprese e le organizzazioni a decidere se e come comunicare, e soprattutto con quali obiettivi. Poi, le aiutiamo anche a farlo”.

Ma fare le cose in maniera “sintetica”, per Lisa non vuol dire restare in superficie: “Non so fare comunicazione per un cliente senza capire davvero quello che fa, e questo mi porta a scoprire e approfondire tanti mondi diversi”.

E Lisa, in tanti mondi diversi, ci vive davvero.

Per esempio, il mondo dei libri, delle librerie: “L’amore per i libri ce l’ho nel DNA”, scava nella memoria, “i miei nonni materni erano entrambi maestri di scuola: sono stati loro a tramandarmi, come un’eredità, la passione per la lettura. Nella vita ho sempre cercato di fare in modo che quello che facevo avesse a che fare con i libri”.

Il mondo delle illustrazioni: “La passione per l’illustrazione invece è stata ‘educata’: prima dalla mia formazione in Storia dell’Arte e poi dall’aver lavorato per tanti anni con una grafica e illustratrice bravissima, e aver coordinato e realizzato tanti progetti di comunicazione visiva. Amo le immagini che sanno raccontare una storia in modo semplice e diretto, ma senza banalizzarla”.

Il mondo della bellezza: Lisa si è resa conto del valore della bellezza nel 2014, quando ha iniziato a lavorare dentro Impact Hub Firenze, uno spazio innovativo di coworking: “Passare gran parte del mio tempo in un posto ‘bello’, pensato per essere funzionale alla relazione tra le persone, internazionale, informale, circolare e senza gerarchie mi ha fatto scoprire e usare risorse che non sapevo di avere: fiducia in me e negli altri, ottimismo e idee!”, racconta tutto d’un fiato. Quando le chiedo dove sta, alla fine, la bellezza, mi risponde con una riflessione preziosissima: “Per me la bellezza, per un uso umano, sta nei luoghi e negli spazi pensati per rispondere alle effettive esigenze delle persone che li vivono, progettati insieme a quelle persone e in modo da dare spazio alle possibilità”.

Il mondo della crescita personale: nel corso della vita, Lisa ha incontrato delle persone speciali, che le hanno insegnato, tra le altre cose, “che il potere non è una cosa ‘sporca’, di cui vergognarsi, ma che ha anche l’accezione positiva di poter incidere sulle cose. Che se mi rifiuto di occupare uno spazio, per modestia o per ‘educazione’, qualcun altro lo occuperà al mio posto. Che non devo prendere sempre la forma che ci si aspetta da me per far piacere agli altri, ma che devo riconoscere ed esprimere quello che fa piacere a me”. 

Il mondo della creatività: “Tutti noi siamo creativi!”, si accende quando le chiedo se si sente una creativa. Per lei, “essere creativi ha a che fare con il far nascere, dare vita a qualcosa che prima non c’era”. Poi condivide un aneddoto: “Mia nonna, che ha quasi 92 anni, durante il lockdown si è dedicata a scrivere episodi della sua vita e ricordi della guerra. Trasformare questi testi in un libro, dedicarsi a questo progetto, parlarne con le persone, presentarlo in pubblico le ha dato una grandissima energia”.

Il mondo delle questioni femminili: un’amica una volta l’ha definita “Una donna che dà potere ad altre donne”, un complimento bellissimo, per Lisa. Battersi per le donne, per Lisa oggi vuol dire “fare ogni cosa necessaria per scardinare il sistema patriarcale che ognuno di noi (anche se in misura diversa) ha introiettato, per storia e cultura”. Ma non solo donne: “Ci sono intere categorie di persone che oggi in Italia non hanno rappresentanza nei luoghi dove vengono prese le decisioni che riguardano la collettività. Questa cosa deve cambiare, nella politica e nel piccolo delle nostre famiglie. Non è un’impresa facile”. 

È vero, non è per niente facile. Ma Lisa apre le porte ad una possibilità di cambiamento, condividendo la sua parola-guida nella vita: fiducia.

Qui sotto: ritratto di Lisa a cura di Giancarlo Barzagli.

Lisa Innocenti

Lisa mi spiega perché ama questa parola, raccontandomi un aneddoto su sé stessa, su come, con il tempo e grazie a degli incontri importanti, ha imparato a “vedersi davvero”, a valorizzarsi: “Per molto tempo mi sono considerata brava a fare i compiti, a eseguire gli ordini… credevo che questo volesse dire ‘essere bravi’. In più, la narrazione collettiva intorno a me parlava sempre di ‘scarsità’: non c’è lavoro, quindi bisogna accontentarsi di quello che si trova, ci sono pochi soldi, il mondo va in un certo modo e non è possibile cambiarlo… Poi ho incontrato delle persone che hanno completamente scardinato il mio modo di vedere le cose. Persone che non si preoccupavano di essere troppo giovani o troppo poco importanti, che pensavano di poter fare le cose e le facevano, e che con generosità estendevano anche agli altri questo atteggiamento di fiducia. Anche a me. Ho capito il significato della parola ‘empowerment’ perché l’ho sperimentata su me stessa. In seguito, mi è successo di essere a mia volta motore di questa consapevolezza per altre persone, e questa è una delle cose più belle che mi sono sentita dire nella mia vita”.

Confermo: Lisa Innocenti è un propulsore prezioso di questa consapevolezza. Lo è stata, tramite il suo esempio, anche per me. Lisa ha guidato il progetto di nascita di questo Blog, Biocaffeina. Un periodo fecondo di idee e intuizioni, di bellezza culturale condivisa. Un percorso, e un incontro, quello con Lisa, che mi hanno in qualche modo aperto gli occhi, facendomi capire che con impegno e fiducia, davvero ce la possiamo fare a realizzare i nostri sogni. 

Sono felice quando riesco a realizzare il ‘vestito’ giusto per un progetto o un cliente”, risponde quando le chiedo come ha vissuto la nascita di Biocaffeina, “un vestito che calza a pennello sia dal punto di vista visivo che per quanto riguarda il tono di voce. Credo con Biocaffeina di esserci riuscita, ma questo potete dirlo meglio tu e i tuoi lettori e lettrici!”

Forza lettori, forza lettrici, che ne dite: è riuscita, Lisa, nel suo intento?

Scrivetecelo in un commento qui sotto 🙂

Lisa Innocenti, la trovi qui:

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